Salute orale in gravidanza
Cosa c’è di vero? Siamo certe che sia più sicuro per il nostro bambino e per noi stesse tenerci un dente cariato per nove mesi, piuttosto che curarlo subito? E le gengive infiammate? Da cosa dipendono? Le direttive del Ministero della Salute sono chiare al riguardo:…
“Non ho mai avuto problemi ai denti, le gravidanze me li hanno rovinati tutti”
Quante volte lo abbiamo sentito dire? Cosa c’è di vero?
La donna, durante la gravidanza, proietta naturalmente tutta se stessa verso il bambino che porta in grembo e spesso tende a rimandare delle cure che, erroneamente ma in buona fede, considera pericolose o “egoistiche” ; frequentemente sentiamo dire: “Che sarà mai una gengivite? Dopo il parto se ne parla, ché andare dal dentista in gravidanza è fastidioso e pericoloso per le infezioni che si possono prendere”; oppure: “In gravidanza non si possono prendere farmaci, non si può fare l’anestesia”.
Ma siamo proprio certi che sia più sicuro per il nostro bambino e per noi stesse tenerci un dente cariato per nove mesi, piuttosto che curarlo subito?
Riassunto in quattro punti dalle linee guida del Ministero della Salute:
1) A causa delle modificazioni ormonali, vascolari e immunologiche associate alla gravidanza, i tessuti gengivali spesso manifestano una risposta infiammatoria esagerata nei confronti dei microbi normalmente presenti nel cavo orale. La risposta gengivale ai fattori locali (placca batterica, tartaro, ricostruzioni o protesi incongrue) risulta pertanto alterata, facilitando la comparsa di gonfiore, aumento di volume e sanguinamento che tendono a regredire spontaneamente al termine della gravidanza, non senza lasciare strascichi importanti.
2) Non esiste prova evidente che la gravidanza possa contribuire direttamente allo sviluppo di carie dentali, la cui eziopatogenesi (causa) va ricondotta ai normali fattori eziopatogenetici, cioè all’azione demineralizzante dei batteri cariogeni. Per un approfondimento vedi [“Il trattamento odontoiatrico in gravidanza, nei primi anni di vita e nel disabile”. Ferro, Montagna; ANDI – 1999]
3) Il rischio di aborto spontaneo nel primo trimestre o di parto prematuro nel terzo, aumenta in seguito a trattamento odontoiatrico; tuttavia è ridotto nelle gravidanze non complicate se ci si limita ai normali interventi odontoiatrici di routine (igiene orale, otturazioni, endodonzia, estrazioni semplici) ed alla somministrazione dei farmaci sicuri, ai giusti dosaggi.
4) “La gravidanza e l’allattamento sono i periodi ideali per iniziare un programma di educazione e profilassi della carie e delle parodontopatie (gengiviti), considerando la maggiore disponibilità della madre”. [“Il trattamento odontoiatrico in gravidanza, nei primi anni di vita e nel disabile”. Ferro, Montagna; ANDI – 1999. “Raccomandazioni per la promozione della salute orale in età perinatale”, Ministero della Salute – 2014] .
Il controllo delle malattie orali prima e dopo la gravidanza migliora la qualità di vita della donna, diminuisce l’incidenza di malattie dentali nel bambino e ha il potenziale di promuovere la salute orale anche nella vita adulta del nascituro. |
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