Curiosità sull’Odontoiatria nella storia
A quando risale la prima otturazione? E il dentifricio? Lo spazzolino? Cosa si usava come anestesia in passato? Chi poteva svolgere la professione del dentista? Perché gli americani hanno denti forti e bianchi? Di seguito abbiamo raccolto qualche curiosità
Fin dai tempi della Preistoria, se le persone avevano dei problemi ai denti c’era chi si prendeva cura di loro, dandogli aiuto.
Il modo in cui abbiamo imparato a prenderci cura della salute dei nostri denti è cambiato nel corso delle migliaia di anni, e oggi chiamiamo dentisti quei professionisti che si prendono cura di loro.
Testimonianza della presenza di carie è stata trovata in denti provenienti da crani di circa 25mila anni fa, gli archeologi hanno trovato prove di primi tentativi di otturazioni in denti provenienti da uomini vissuti 8.000 anni prima della nascita di Cristo!
Nel sito Riparo Fredian, vicino Lucca, è stato rinvenuto il più antico dente riparato con un composto a base di bitume, risalente a 13mila anni fa. La visita “specialistica”, secondo gli esperti, sarebbe avvenuta nell’era Glaciale.
I denti in questione, due incisivi centrali superiori, presentano entrambi un foro centrale. Sulla parete dei denti è stata trovata una serie di minuscoli segni orizzontali i quali suggeriscono che per ampliare il foro sono state usate intercapedini realizzate con piccole pietre utensili. Rispetto ad altri denti trovati alcuni anni addietro, sempre in Italia, risalenti a 14.000 anni fa, che mostrerebbero segni simili, questi due incisivi presentano un’innovativa procedura: i fori contengono infatti tracce di bitume, incorporate con fibre vegetali e peli, che farebbero pensare a una prova di preistoriche otturazioni dentali. Lo scopo delle fibre e peli è sconosciuto, ma sono comunque stati aggiunti al foro dopo la perforazione e non sono resti di cibo. Come nella moderna odontoiatria, il dentista del paleolitico avrebbe forato e riempito i buchi per ridurre il dolore e tenere il cibo fuori dalla camera pulpare. Il bitume, inoltre, insieme con alcune piante medicinali, potrebbe essere stato utilizzato come antisettico.
Le prime fonti scritte sulla carie, invece, sono state trovate in un testo sumerico del 5.000 AC.
Papiri egizi databili al 3.700 AC parlano di malattie dei denti e descrivono sostanze da mischiare tra loro per poi essere applicate in bocca per alleviare il dolore.
I primi riferimenti ai “dentisti” si trovano in testi, sempre egizi, risalenti al 2700 AC, dove si parla di un medico specializzato nel trattamento dei denti.
Scritti greci del 1300 AC del greco Esculapio, parlano di estrazione dei denti malati.
Il dentifricio era già utilizzato nel 500 AC in Cina, Roma e India. Cosa contenevano gli antenati dei nostri attuali dentifrici? Ingredienti come fuliggine, miele, gusci d’uovo frantumati e zoccoli di due.
La ricetta più antica al mondo del dentifricio è egiziana e risale al 400 AC. Tra gli ingredienti si trovano menta, sale, grani di pepe e fiori secchi di iris. Un dentista moderno ha provato a riprodurre questa ricetta “Devo dire che non l’ho trovato sgradevole e la mia bocca aveva una sensazione di fresco e pulito”.
E lo spazzolino? Nell’antichità le persone utilizzavano dei bastoncini che frantumavano in un’estremità per ottenere una superficie per spazzolare.
Nell’Europa medievale, tra il 1300 e il 1500, le élite erano consapevoli dell’importanza di mantenere i propri denti puliti e avevano anche dei liquidi che aiutavano a farli rimanere più bianchi.
Da chi erano trattati i problemi ai denti? O si avevano i propri rimedi casalinghi oppure ci si rivolgeva al Barbiere-Chirurgo.
La figura del Barbiere-chirurgo era quella di un tuttofare: estraeva i denti, eseguiva piccoli interventi chirurgici, ricomponeva le fratture, applicava le sanguisuga e… tagliava barba e capelli! Sapete perché i barbieri di una volta avevano esposto fuori dal loro negozio il tipico palo con le strisce bianche e rosse? Nel 1163, durante il concilio di Tours, papa Alessandro III vietò ai religiosi di praticare i salassi, da quel momento, fino alla nascita della chirurgia moderna, furono proprio i barbieri ad offrire quel servizio e i pali esposti nacquero per segnalare questi servizi e non quelli di barba e capelli (come oggi accade). In origine, il rosso simboleggiava il sangue e il bianco le bende poste ad asciugare, il palo in sé era l’asta che i pazienti dovevano stringere per rendere con lo sforzo le vene più visibili al barbiere e consentirgli di applicare le sanguisughe per il salasso, il pomello in ottone, in alto, era invece richiamo al vaso in cui il sangue veniva raccolto – prima del 1307 si usava mettere fuori dalla bottega del barbiere un boccale con il sangue dei clienti, per pubblicizzare tali attività e attirare l’attenzione dei passanti, a quell’anno risale una legge che ne impediva tale pratica, una volta per tutte, sostituendola con il simbolico palo che noi tutti conosciamo.
Per curare la carie, i barbieri-dentisti, di solito estraevano il dente malato, ma sapevano anche come otturarli e creare denti finti da denti umani o ossa di bue.
Paradossalmente, in passato, la gente povera aveva denti in condizioni migliori rispetto ai ricchi, perché lo zucchero era quasi del tutto assente dalla loro dieta.
Le persone credevano fortemente nei rimedi tradizionali, se ad esempio nel medioevo avevi mal di denti in Germania, per curarlo ti sarebbe stato chiesto di baciare un asino!
Nel 1498, in Cina, venne inventato il primo spazzolino con le setole. Le setole naturali, erano ricavate dai peli della parte posteriore del collo del maiale. I peli del maiale sono stati utilizzati per ricavare le setole degli spazzolini fino al 1938, anno in cui vennero sostituiti dalle setole in nylon. Gli spazzolini di oggi contengono circa 2.500 setole di nylon raggruppate in 40 ciuffi.
Il primo presidente americano, George Washington, era molto famoso anche a causa della sua dentiera. Sebbene molte persone credessero che la dentiera di Washington fosse fatta di legno, non è così. Il legno non è un buon materiale per creare dentiere perché la saliva lo ridurrebbe col tempo a una polpa molle. Di cosa era fatta allora la dentiera del presidente? Molto probabilmente era composta da materiali differenti, inclusi denti estratti da altri esseri umani e animali di diverso genere.
Nel 1735, John Greenwood, dentista di George Washington, aiutò a richiamare l’attenzione pubblica sui nuovi prototipi di denti finti in porcellana.
Un grande passo avanti per i denti finti, viene fatto nel 1839, con la scoperta della vulcanizzazione della gomma, che poteva essere utilizzata per tenere ferma la dentiera.
Nel 1728 Pierre Fauchard, odontoiatra francese, considerato il padre della moderna odontoiatria, pubblica “Il Chirurgo dentista” opera considerata una pietra miliare di questa branca della medicina.
Dobbiamo aspettare il 1800 affinché, grazie agli studi più avanzati, quella del dentista possa diventare una professione rispettabile con tanto di laurea.
I padri fondatori della moderna odontoiatria, negli Stati Uniti, sono Horace Hayden e Chapin Herris. Furono loro che nel 1840 fondarono la prima associazione al mondo di dentisti, la American Society of Dental Surgeons, divenuta poi ADA American Dental Association (l’Italia dovrà aspettare ancora più di 60 anni perché ciò accada).
Sempre nel 1840 fondarono la prima scuola per dentisti, la Baltimore College of Dental Surgery, e istituirono il dottorato di Chirurgo dentista.
Lucy Hobbs è la prima donna dentista, laureatasi all’Ohio College of Dental Surgery nel 1866.
E il dentifricio come noi lo conosciamo, quando venne inventato? Dobbiamo aspettare proprio il XIX secolo, quando ai vari ingredienti venne aggiunto sapone e gesso.
Nel 1873 la Colgate rilasciò il primo dentifricio industriale, al tipico sapore di menta che noi tutti conosciamo.
Nel 1892 viene messo in commercio il primo tubetto spremibile e nel 1882 inizia ad essere prodotto il filo interdentale.
Il 1800 è un secolo importante anche per quanto riguarda il progresso della strumentazione, nel 1871 James Beall Morrison brevetta il primo trapano meccanico, la sua azione era molto lenta così che l’otturazione poteva richiedere diverse ore per essere completata.
Quando pensiamo a dei denti bianchi, brillanti e perfetti, il primo esempio che ci viene in mente sono i divi di Hollywood o gli americani in generale. Ebbene, nonostante gli Stati Uniti siano la patria del sorriso perfetto e dei grandi progressi in questo settore della medicina, la maggior parte degli americani non aveva l’abitudine di lavarsi i denti ogni giorno, almeno fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Che cosa succede in quel periodo? Ai militari mandati in guerra venne richiesto di spazzolarsi i denti due volte al giorno per mantenerli sani. I soldati portarono quest’abitudine nelle loro case e nelle loro famiglie, a fine conflitto!
Nel 1945 il Michigan introduce il fluoro nel sistema di distribuzione pubblico dell’acqua per aiutare a combattere l’insorgenza della carie tra i residenti.
Negli studi condotti nell’arco dei 5 anni successivi, si evinse che quest’aggiunta di fluoro aveva portato ad una diminuzione dei due terzi dell’insorgenza di carie, portando il Sistema Sanitario Nazionale ad espandere a tutto il Paese l’introduzione del fluoro nell’acqua potabile pubblica.
Ma cosa unisce la storia dell’odontoiatria nei secoli?, il dolore legato all’estrazione dei denti o a tutte le altre procedure ad essi connesse, senza l’ausilio di antidolorifici.
Nel 1790 un chimico inglese iniziò ad effettuare degli esperimenti con protossido di azoto per calmare il dolore e notando l’effetto collaterale più conosciuto: l’ebrezza.
Fu lui a dare a questo anestetico il soprannome di “gas esilarante”.
Nei successivi 50 anni, il gas divenne molto popolare ed è ancora oggi utilizzato dai dentisti.
Un chimico tedesco nel 1905 scoprì la procaina, che chiamò lidocaina e traghettò i pazienti nell’era dell’odontoiatria senza dolore – per nostra fortuna.
Dobbiamo aspettare gli anni ’60 per avere otturazioni più rapide, nel 1957 John Borden inventa un trapano ad alta velocità piccolo e maneggevole, capace di preparare in pochi minuti un dente per l’otturazione.
Con queste due innovazioni, nasce l’odontoiatria moderna.
Dal Paleolitico all’era moderna, di strada ne è stata fatta, dai martelletti per controllare se un dente era cariato ai sofisticati ausili computerizzati o il laser, dal rum per stordire il paziente all’anestesia senza dolore, dal bitume per otturare all’attuale amalgama, dalle prime dentiere a quelle più moderne quasi del tutto simili per aspetto e caratteristiche ai nostri bei denti naturali!