Acqua e limone, diavolo o acqua santa?
Dalla mail di un’amica proviamo a rispondere e sfatare qualche mito
“Elena, ma dell’acqua e limone che va tanto osannata negli ultimi tempi, da dentista, al di là delle proprietà nutrizionali del frutto sul nostro organismo, cosa puoi dirmi? È veramente quest’acqua santa anche per il cavo orale o la dobbiamo considerare il diavolocome la Coca-Cola? È più dannoso per i nostri denti lo zucchero presente in queste bevande o gli acidi contenuti?”.
Ho trovato questo messaggio da parte di un’amica, nella mia e-mail, che suo malgrado si era ritrovata a dover scrivere anche lei di questa “santa panacea” che va tanto di moda, tra miracoli paventati e controindicazioni effettive.
Acqua e limone per dimagrire, per disintossicarsi, facilitare la digestione, curare gengiviti, alitosi e bruciori di stomaco, restituire le energie! Ogni tipo di disturbo sembra possa essere curato, a quel che si legge in giro, con l’abitudine di bere a digiuno, al mattino, un bicchiere di acqua tiepida con una dose che va dal mezzo limone spremuto fino a 7, per due settimane di fila, per poi tornare lentamente al punto di partenza, eliminando ogni giorno mezzo limone.
Io bevo la limonata, però non come una medicina, lo faccio perché mi piace molto come bevanda, ma non ce la farei mai a raggiungere quelle dosi, sarà per questo che non ho mai fatto diete con bibitoni e simili!
Delle proprietà del limone erano già a conoscenza i medici arabi, e sulla loro scia i naturalisti medievali e rinascimentali. Il frutto contiene acido citrico, acido ascorbico, acido malico, citrato di potassio e di calcio, sali minerali, oligoelementi, vitamina C, flavonoidi, zuccheri, tutte sostanze che messe insieme lo rendono una vera e propria panacea come antisettico e tonico.
La domanda nella mail era accompagnata da un link su un articolo nel quale si parlava di un gruppo dell’Università dell’Iowa che aveva lasciato cinque denti immersi per 25 ore in cinque diverse bevande tra cui Coca-Cola, Diet Coke, Gatorade, Red Bull e succo di mela al 100%. I risultati dello studio mettevano in evidenza che anche le radici dei denti ne fanno le spese quando si fa uso di bevande del genere e che sullo smalto il Gatorade sia significativamente più corrosivo della Coca-Cola. Ai più scettici un altro studio invitava ad un test casalingo in cui immergere, per quattro settimane, cinque denti in altrettanti bicchieri contenenti le bevande più apprezzate negli Stati Uniti: Coca-Cola, un noto tea in lattina, Gatorade, Nesquik e un succo di agrumi, mentre un sesto dente era stato immerso in una soluzione al 99% di un prodotto utilizzato per la pulizia degli scarichi domestici.
Quest’ultimo esperimento diciamo che non lo si può considerare molto attendibile, perché non riproduce affatto le condizioni reali del cavo orale; manca di fatto il potere tampone della saliva e per quanto si possano sorseggiare durante l’arco della giornata delle bibite del genere, non lo si fa di certo h24 per 28 giorni di seguito.
Per quanto riguarda lo zucchero, questo è sì un problema per la carie, per il metabolismo, per il quantitativo extra di calorie che introduciamo nel nostro organismo durante la giornata; il vero problema di queste bibite, soprattutto succhi ace, ananas e limone, sono l’acido ortofosforico, acido citrico e tutti gli altri acidi che possono contenere e che inducono i danni più consistenti.
Una prova empirica che può essere tranquillamente eseguita in casa è quella di provare a far colare qualche goccia di succo di limone sul marmo più duro che si possiede, dopo qualche secondo lo sì vedrà macchiato. É l’acido citrico che ha sciolto il carbonato di calcio, parte della composizione minerale del marmo. Bene, lo stesso avviene nei denti quando beviamo bibite o bevande ricche di acidi – come Coca-Cola o acqua contenente succhi di agrumi, quindi anche il limone – essendo lo smalto privo di matrice organica. Differente é per la dentina che ha una matrice organica calcificata, una volta che i sali di calcio vengono disciolti, la matrice organica diventa permeabile ai batteri veicolati dalla saliva. I cibi con ph acido demineralizzano smalto e dentina, favorendo il consumo e l’erosione delle superfici dentali ed esponendoci al rischio di sensibilità dentale.
Il semplice uso di una cannuccia, limiterebbe i danni causati dai soft drink e dall’acqua e limone.
Sorseggiare in continuazione bibite e bevande come quelle in questione, espone i denti a un bagno acido che a lungo andare può distruggerli, perché la saliva non riesce ad espletare il suo effetto tampone col risultato di un ph acido più o meno costante a contatto delle superfici dentali e le conseguenze di quell’esperimento sul marmo di cui ho portato l’esempio. Una delle peggiori abitudini che si possa avere è sorseggiare queste bevande per lunghi periodi di tempo, la cosa migliore sarebbe quella di consumarle con moderazione, finirle in fretta e utilizzare la cannuccia, che fa in modo di ridurre al minimo il contatto con i denti portando il liquido direttamente verso il fondo della bocca.
Un bicchiere di acqua tiepida e limone, a digiuno, contrasta l’alitosi e aiuta a mantenere un alito fresco tutta la giornata. L’importante è la costanza, perché abbia effetto bisogna ricordarsi di iniziare la giornata con questo gesto ogni giorno.
Ma anche no!, perché spesso l’alitosi è un problema secondario al reflusso gastroesofageo e gastriti non trattate. Aggiungere altri acidi non è proprio la scelta migliore, anche se a causa della sensazione di benessere data dalla limonata, può sembrare che sia una soluzione immediata e corretta.
Acqua e limone a liberarsi dal mal di denti e dalla gengivite.
No, si è indotti a credere questo perché, essendo un acido, ha proprietà blandamente antibatteriche.
Per concludere, non entrando nel merito di acqua e limone da un punto di vista nutrizionale e i vari benefici ed effetti positivi paventati sul nostro organismo, da dentista posso affermare che a carico del cavo orale: consumare troppi cibi o bevande contenenti acidi, come appunto acqua con succo di limone, soft drink come la Coca-Cola, vino, aceto, birra e caffè, causa una progressiva perdita delle componenti dure che formano i nostri denti (smalto e dentina), che vengono dissolte dagli acidi presenti in queste bibite.
Sappiamo già che, quando lo smalto dei denti viene eroso, i denti diventano sensibili ai cibi troppo caldi o troppo freddi.
Consiglio quindi, per evitare questi effetti negativi e proteggere al meglio i denti, di consumare con moderazione bevande acide o prodotti contenenti elevati acidi organici e, quando possibile, berle utilizzando la cannuccia.